lunedì 4 giugno 2007

Storia...

Nel XIX secolo il numero sempre crescente di reperti consentì la separazione delle collezioni che diedero così origine a tre Musei autonomi: Anatomia-Comparata (1875), Geologia e Paleontologia (1887) e Zoologia, come supporto alla didattica degli Istituti omonimi.
Sotto la Direzione di Pietro Pavesi (1876-1907) che fu anche Sindaco della città di Pavia, il Museo di Zoologia raggiunse il massimo splendore raccogliendo oltre 50.000 esemplari. Sono di questo periodo la famosa collezione di Issel di conchiglie terrestri e molti mammiferi tra cui un gorilla, un orango, due gibboni, lemuridi, un elefante africano e la splendida collezione di aracnidi del Pavesi stesso.

Con il trasferimento degli Istituti di Anatomia Comparata (1903) e di Zoologia (1935) anche i Musei annessi trovarono una nuova collocazione a Palazzo Botta. Tra il 1956 e il 1961, le raccolte dei tre Musei furono trasportate presso il Castello Visconteo allo scopo di renderle ostensibili al pubblico sulla base di una convenzione tra Università, Comune e Provincia che prevedeva l'allestimento di un Museo Civico di Storia Naturale.

Purtroppo le collezioni rimasero abbandonate a se stesse per oltre trent'anni, fino alla costituzione del Centro Interdipartimentale di Servizi "Musei Universitari" (1989) che, con la collaborazione del Comune e della Provincia di Pavia, ha avviato dal 1995 il restauro delle collezioni, permettendo, negli ultimi tre anni, la fruibilità di alcuni reperti in tre mostre: "Immagini dell'Ornitologia nell'800 a Pavia" nel 1996, "Pesci di ieri e di oggi" nel 1997 e "Artigli e zanne: grandi e piccoli predatori" nel 1998, organizzate in occasione della settimana della cultura scientifica e tecnologica promossa dal M.U.R.S.T.


Il recupero e la tutela delle collezioni museali nell'interesse di ricercatori e studenti, ma anche del pubblico in genere, mira alla conservazione di un inestimabile patrimonio storico-scienti-fico e al consolidamento della collaborazione tra Università e Enti pubblici nell'intento di consentire la fruibilità permanente dei reperti mediante l'allestimento di un Museo di Storia Naturale.

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