lunedì 18 giugno 2007

Le Torri


La caratteristica che le diversifica da quelle delle altre città d'Italia è la loro snellezza: con basamento e forma quadrata di soli sei metri si innalzano fino a 53 metri di altezza. Le fondamenta sono molto profonde e formate dalla stessa torre riempita da sassi calcinati assieme. Si narra che durante una festa al Castello data da Filippo Maria Visconti il Conte Del Maino promise di far edificare una torre capovolta se il figlio si fosse laureato; la torre in questione fu costruita nell'angolo della Casa del Maino, che è l'attuale Scuola Magistrale. Aveva un basamento di quattro metri e a una certa altezza si allargava formando balconi sovrapposti dai quali si poteva vedere la città da diverse altezze.

Le torri non servivano più a scopi bellici, ma erano solo segno di potenza e di ricchezza: quando nasceva il figlio maschio di una nuova generazione ne veniva elevata una, più alta era e più grande era in prestigio della famiglia. In Pavia che era chiamata la città delle Cento torri, perché secondo lo storico Spelta più di cento sovrastavano i campanili, ve ne sono ancora 72; la gran parte è stata "tagliata" dagli avversi partiti durante le lotte comunali tra guelfi e ghibellini: chi vinceva faceva saccheggiare le case dei rivali e tagliare le loro torri.

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